chiudi

 

   

  DOLORE  E  ORGOGLIO A PIAZZA DI SIENA                       

 

Il trentunesimo militare ucciso in un tragico attentato a Nassirya è il giovane caporal maggiore Alessandro Pibiri di Cagliari mentre altri quattro commilitoni sono rimasti feriti.

 Questa tremenda notizia è rimbalzata il cinque giugno a Piazza di Siena di Villa Borghese fra le massime Autorità dello Stato che gremivano il palco d’onore in occasione della Parata Militare dei Carabinieri per festeggiare il 192mo anniversario della fondazione dell’Arma Benemerita..

 Numeroso anche il pubblico nelle tribune laterali che con orgoglio applaudiva all’assegnazione di Medaglie alle Bandiere e ai Premi speciali ai valorosi militari protagonisti di grandi azioni eroiche, alcune, pagate con la vita.

 Tutti uniti con orgoglio anche nel coro dell’Inno di Mameli compreso il Presidente Napolitano che per la prima volta ha presieduto alla grandiosa manifestazione.

 Nell’attesa della cavalcata del Carosello Storico che avrebbe concluso la giornata, il Ministro della Difesa Parisi con un discorso eloquente e  appassionato, ha messo in risalto il valore dell’Arma, creata per la salvaguardia della sicurezza e dei diritti dei cittadini, sottolineando  la preparazione, la capacità e la grande abnegazione di ogni singolo elemento che la compone sia maschile che femminile. Ha detto che con le specifiche tecnologie dei Reparti speciali,sempre in linea coi tempi, questo Corpo desta l’ammirazione e il plauso in campo internazionale e un  ricordo speciale è andato al contingente di Nassirya che dal novembre del 2003 nell’Operazione Babilonia,  ha visto cadere ottimi elementi, vittime di barbari attentati.

 La  tragica notizia, appena giunta, ha sconvolto la manifestazione e la piazza si è velata di  mestizia. Dopo il doveroso minuto di silenzio alla memoria del caduto, il gioioso finale del Carosello è stato annullato e il Presidente della Repubblica è stato il primo ad uscire di scena, seguito dagli altri ospiti visibilmente addolorati per il tragico evento.

 Anche questo nostro giornale si unisce al dolore della Nazione per le immature scomparse di uomini ben preparati, generosi e fedeli al loro giuramento e li piangiamo unitamente alle loro famiglie.

  

                                                       Lea Mina Ralli

 

 CARABINIERI

 

C'è l'Ordine che domina

Ogni altro ideale

Negli uomini che abbracciano

Un'Arma assai speciale.

 

La fede più incrollabile

Li guida in ogni azione

Sapendo valutare

Ciò che mente propone.

 

Prodigano forze indomite

In ogni situazione

Che richieda coraggio

Ed organizzazione.

 

Il valoroso vessillo

Puro e glorioso tiene

E d'ogni cittadino

La fiducia detiene.

 

Tutelano fortemente

I diritti e  i doveri

Di tanta gente inerme

Dinanzi agli sparvieri

 

Che voglion dominare

Col sopruso e il terrore

In questo nostro tempo

Pieno di malumore.

 

E il plauso ed il riscontro

All'Arma benemerita

Vien dato con orgoglio

Perché tanto essa merita.

 

In questi tempi instabili

Di crudeltà forieri

Amici son dei deboli

Gli arditi Carabinieri.

 

      Lea Mina Ralli