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TANTE RISATE PER "SCOOP" DI WOODY ALLEN

STRANO MAGO IN GIALLO COMICO
di Giuseppe Trabace

 

Woody, inimitabile autore di film memorabili, è tornato, dopo la pausa del commerciale  “Match point“, a divertirci nel suo triplice ruolo di attore disincantato, di sceneggiatore di qualità ed, infine, di regista dal tocco leggero come una piuma. Nel suo nuovo film “Scoop“ tocca uno dei suoi temi usuali dell’ultimo periodo:il giallo comico chiaramente ispirato alle pellicole statunitensi degli anni 50 e 60 in cui trionfavano grandi registi come Blake Edwards  o attori mito come Cary Grant. Temi a lui congeniali e ricordiamo, fra i molti, il suo ottimo film “Strano omicidio a Manhattan“.
La trama  si  fonda sull’esoterico, tutto per burla naturalmente. Siamo a Londra. Un famoso giornalista muore improvvi-samente ma vuole siano diffusi fatti a sua conoscenza per farne un clamoroso scoop: il figlio di un famoso lord  è l’assassino dei tarocchi, un serial killer che ha ucciso parecchie ragazze brune dai capelli corti.. Nel corso di uno spettacolo di cui è protagonista Sid - un anziano, e molto strano…., mago- prestigiatore - avviene che lo spirito del defunto giornalista  fornisca la soffiata alla bella aspirante giornalista Sondra. Il mago, anche lui partecipe della "confidenza" soprannaturale decide di aiutare Sondra. Dopo comici tentativi falliti, i due riescono ad agganciare l’affascinante riccone presunto assassino. Mentre Sondra e Sid riescono a trovare indizi che potrebbero incastrare il sospettato,  la storia ha un sussulto allorché la giovane giornalista intreccia una relazione amorosa  con lo stesso figlio del lord. La passione rallenta l’attenzione della ragazza, sempre più certa dell’innocenza del suo innamorato ma Sid continua le indagini e acquisisce le prove della colpevolezza del sospettato.
Siamo alle strette, l’assassino scopre di essere stato individuato e progetta di uccidere Sondra. Il mago accorre in auto per salvare la ragazza ma con la sua sbadataggine provoca un incidente stradale e perisce. Sondra si salverà e farà arrestare l’assassino, il povero Sid nell’aldilà continuerà a improvvisare i suoi giochi di prestigio.
Film targato Woody quindi da cui esce fuori un melange di magie, messaggi dell’ultraterreno, indagini di due improbabili detective con conclusione comico-amarognola. Tutto guidato dalla mano esperta, ma agile, di Allen. La sceneggiatura, che pure non manca di battute al fulmicotone, non è fra le migliori del nostro autore. Emergono, in specie nella parte finale del film, delle incongruenze, delle smagliature, dei passaggi del giallo non spiegati. Il film non ne soffre più di tanto. Il ritmo è incalzante aiutato dal montaggio eccellente di Arnold Lepselter. Impeccabile la direzione degli attori. La fresca e interessante Scarlett Johansson, nell’impersonare Sondra, è spontanea e frizzante come la parte chiede, e poi il feeling che la lega ad Allen è del tutto evidente. Adeguati gli altri attori. Ma come dimenticare  il personaggio un po’ lunare di Sid  interpretato con la usuale disinvoltura e improntitudine dal settantenne Woody? I suoi tic, le sue comiche esitazioni, la sua  incisiva ironia costituiscono, come spesso succede, una chicca imperdibile.

Novanta minuti di distensione anche per lo spettatore più avveduto.

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