(scheda) |
La trama parrebbe fare riferimento a un giallo di genere.
Non è così. Allen, attento lettore, forse studioso, del teatro
greco classico, da sempre stimolato dai temi e dai miti di
questa forma di drammaturgia, rielabora il tutto aggiungendo il
sale del suo coinvolgente umorismo. Siamo quindi di fronte ad
una commedia gialla del tutto particolare in cui ricorrono –
sempre sotto il velo di una sottile ironia- temi importanti
quale quello, particolarmente ficcante, dell‘uomo medio che, a
fronte delle ”provocazioni“ del vissuto, nasconde in sé l’animus
del potenziale assassino. Come già accennato vi sono
incongruenze, superficialità ma forse Woody ce le mette di
proposito in quanto il film ha un’impostazione, sia pure non
accentuata ,di un sogno ove tutto scorre al là di ogni
stranezza. Il regista si avvale, come d’uso di ottimi
collaboratori, Si osservi il montaggio veloce e curatissimo
delle scene per opera di Alisa Sepselter o la fotografia di alta
qualità curata da Vilmos Zsigmond. Del tutto convincente la
direzione degli attori. Tra essi spicca la recitazione nevrotica
di Colin Farrel nella parte del disperato Therry. Un ruolo non
facile, sospeso tra drammatico e grottesco, che trasmette
emozioni. Un omaggio alla vitale e splendente bellezza di Sally
Hawkins che impersona l’ambiziosa Kate.
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Ma l’amico
Woody ha ancora legna in cantina ? Diremmo di si visionando il suo ultimo
film “Sogni e delitti “. Mettiamo le carte in tavola. Il regista non ha
firmato un capolavoro, talvolta lo script inciampa in ovvietà o incongruenze
in questo film che vorrebbe essere un trhiller psicologico. L’atmosfera,
nonostante la trama alquanto truce, è quasi sempre quella impudente,
leggera,quasi scanzonata, dei suoi migliori film. Viene, in aggiunta,
riproposto – con maggiore convinzione rispetto al suo film precedente “Match
point“ – il tema a lui caro degli uomini che, nonostante le loro nascoste
azioni criminose, sono dominati pur sempre agli scherzi del destino
ineluttabile e spesso beffardo. Citiamo ai tanti fans di Allen il suo
vecchio film “ Crimini e misfatti “ in cui, per l’appunto, la questione del
dominio del fato sulle vicende – e le malefatte - degli uomini è trattato
con mirabile sintesi.
Siamo a Londra, Ian e Terry sonoi due fratelli molto uniti, anche se
abbastanza diversi come carattere. Figli di un ristoratore con grossi
problemi finanziari, proprietari di una barca, sono entrambi ossessionati
dal bisogno di denaro. Therry svolge il lavoro di meccanico ma sperpera i
suoi soldi in quanto travolto dal demone del gioco e delle scommesse. Ian,
con velleità di conquistatore di cuori femminili, vuole cambiare vita
entrando nel giro speculativo dell’acquisto di alberghi di lusso in
California. Therry accumula debiti enormi di gioco e, impaurito dalle
minacce di avidi strozzini, chiede aiuto al fratello che non può darglielo.
Ian incontra nel frattempo la bellissima attricetta Kate, se ne innamora e.
sotto le mentite spoglie di un riccone, le prospetta un futuro dorato.
Ancora di salvezza per i due potrebbe essere l’arrivo a Londra del fratello
della madre il ricchissimo zio Howard, da sempre protettore di questo
sconquassato nucleo familiare. A questo punto scatta la sorpresa della
storia. Il presunto benefattore si dichiara disposto a risolvere subito i
problemi economici dei fratelli a condizione che essi uccidano entro pochi
giorni un suo socio di affari che è in procinto, per certi loschi traffici,
di denunciarlo, e quindi rovinarlo. I due restano inebetiti, lo zio insiste
che in fondo si tratta di una buona azione per salvare la famiglia….. Ian
pare convinto da questa disinvolta tesi e si adopera per convincere
l’incerto e più sensibile Therry. Dopo pochi giorni i due uccidono la
vittima designata e lo zio puntualmente li ripaga. Sembra tutto finito ma un
tarlo rode la coscienza di un Therry sempre più dedito all’alcol. Il
fratello prova a frenarlo ma lui è deciso ad autodenunciarsi. Su “
affettuoso consiglio “ dello zio Howard Ian pare deciso ad avvelenare il
fratello sulla barca ma all’ultimo momento demorde. Scoppia una
colluttazione tra i due, Therry scivola violentemente, batte il capo sul
pavimento della barca e muore. Ian, distrutto dal dolore, si annegherà.
Rimarrà impunito l’omicidio, il mandante resterà libero.
Dopo la
triste parata dei film panettone, per la maggior parte di italica stirpe,di
inizio 2008 una boccata di aria fresca.
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