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SONO RITORNATA DALLE MIE VACANZE
di Annemarie Lenz
 

Sono ritornata dalle mie vacanze in Sardegna ieri pomeriggio, e quindi dovrei essere molto triste adesso, invece mi trovo molto bene nella mia bella casa comoda - magari in questo momento sotto una montagna di panni da sistemare - e mi domando per quale motivo uno deve abbandonare i suoi agi per passare una vacanze in una casa dove trovi a malapena lo stretto necessario, dove il letto ti rimanda a casa dolorante, dove sei costretta a portarti i tuoi averi eternamente con te, perchè la porta di casa si apre con un soffio - mi pare infatti che la mia spalla destra sia più bassa dell'altra per il peso della borsa e anche meno abbronzata. In spiaggia - tra un tuffo e una bracciata di nuoto - non devi mai abbandonare lo sguardo sulla tua borsa a meno che non sei in possesso di un nonno che puoi piazzare sotto l'ombrellone per tutta la giornata. Il tutto viene condito con una spesa più o meno esorbitante, specie se la tua casa sta sul mare.

 Fine dei pensieri "profondi" - tanto c'è il rischio che l'anno prossimo cercheremo di nuovo una qualche capanna di vacanze.

L'anno scorso Giovanni ed io abbiamo passato una vacanze che a me è piaciuta molto; un albergo con parecchie stelle e relativo superservizio, supercuoco, superpiscina riscaldata con tanto di idromassaggio. Per una volta non trafficavo con fornelli e scope, trovato il letto fatto e mi potevo altamente infischiare dei piatti. Per fortuna l'idea era nata da Giovanni, e io mi sono subito adeguata, pensando che quel tipo di vacanza sarebbe stato il nostro futuro; ma ho fatto i conti senza l'oste: Giovanni non voleva stare in una camera, sentirsi controllato ogni volta che passava davanti alla reception (come se a quelli importasse qualcosa di te se non all'ultimo giorno quando ti presentano il conto) e doversi vestire di tutto punto per andare a cena. Ergo questo anno di nuovo una casa dalle parti di Santa Teresa di Gallura in Sardegna. Dal balcone si vedeva il mare, ma toccava camminare lungo la trafficata strada statale qualche minuto per arrivare in spiaggia. Il mare sardo non si discute, è cristallino, i primi dieci giorni il sole ha fatto il suo dovere, ci siamo divertiti e riposati, abbiamo fatto delle gite e, come quasi ogni anno, abbiamo trovato un "animale domestico", in genere cani e gatti che in agosto erano stati supernutriti, per cercare poi a settembre qualche turista che abbia pietà di loro, Quest'anno i nostri animali erano ..... due cinghiali, che puntualmente ogni sera verso le nove si presentavano sotto il nostro balcone per elemosinare gli avanzi della giornata. L'ultima settimana siamo stati in balia del famoso vento della Sardegna, dei temporali e della temperatura in picchiata. L'idea di fare un bagno in mare non era da scartare, ormai l'acqua era più calda dell'aria, ma mi mancava il maggiordomo con l'accappatoio riscaldato all'uscita dal mare.