Rione Borgo - XIV
Borgo
deriva dal sassone burg (piccolo centro) come fu chiamato l’esiguo
ammasso di edifici che nei pressi di S.Pietro costituì la
Schola dei Sassoni dopo
l’invasione germanica del 547 in
una pianura a destra del Tevere detta Ager
Vaticanus comprendente
la collina omonima, il Gianicolo e Monte Mario.
Primi padroni del luogo erano stati gli Etruschi che sfruttarono la
diversa composizione territoriale per costruire i loro manufatti e
per le coltivazioni del tempo perché l’attività vulcanica e le
continue alluvioni avevano lasciate nelle alture zoccoli tufacei e
nella pianura sabbia e argilla, materiali usati da sempre dai
maestri
vasai per
fabbricare i loro vasellami, primi fra tutti i contenitori per il
vino.
Contribuirono alle lavorazioni manuali e alle coltivazioni anche le
fonti sorgive spontanee che vi erano come l’Acqua di S. Damaso che
ancora sgorga nell’ omonimo cortile del Vaticano.
Da citare anche quelle estinte di Portacavalleggeri, di S. Maria
delle Grazie e di Porta Angelica;dalla polla del Gianicolo l’acqua
Lancisiana ancora fuoriesce nella Casa generalizia dei Gesuiti che
si trova alle pendici del colle.
In seguito i Borghi si moltiplicarono, ed ebbero una recinzione
muraria detta Città
Leonina.
La
sistemazione delle strade quasi ortogonali avvenne nel medioevo
assumendo l’impronta barocco rinascimentale che conservò lungamente.
Secondo l’ordinamento cittadino di Augusto, il rione faceva parte
della XIV regione detta Transtiberime,
per l’amenità del territorio,
fu
scelta dai nobili per edificarvi monumenti e ville, tra queste anche
quella imperiale di Nerone circondata da boschetti e cascatelle
tanto che il territorio era conosciuto come “
Giardini di Nerone” e comprendeva
anche il Circo iniziato dalla madre Agrippina che poi il figlio
portò a compimento.
Nerone dopo il famoso incendio del 64 d.C. permise nella zona
l’immigrazione dei superstiti fuggiaschi dal centro dell’Urbs andato
in fumo cosicché, in breve il numero degli abitanti si moltiplicò
sempre più.
Quando poi
Costantino fece erigere la Basilica con la tomba del principe degli
Apostoli, attorno alla chiesa fiorirono monasteri e centri di culto
e,
nell’800,
Leone III vi fece apportare svariati restauri nell’intento di
proteggere la tomba di S. Pietro, ma invano, giacché nell’ 846,
sotto Sergio II, furono proprio i Saraceni giunti da Ostia a
saccheggiare la Basilica.
Dopo il Sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi di Carlo V che
avvenne il 6 maggio 1527, fu costruitoil Passetto inteso
a congiungere la Basilica con Castel Sant’Angelo, si aprì la Porta
Angelica, la strada
centrale del nuovo insediamento, si chiamò Borgo Pio; sorsero
costruzioni importanti come la chiesa della Traspontina, S. Anna dei
Palafrenieri, e furono abbellite le Logge vaticane.
L’ARCISPEDALE
E'
Santo Spirito l'Arcispedale
creato ar centro de la capitale
a lungotevere sta situato
e ogni romano ce viè curato.
Se
vede ancora accanto a la porta
la rota de legno che c'era 'na vorta
indò li fijetti indesiderati
veniveno spesso lì abbandonati.
Ce
penzavano sempre li fraticelli
a falli cresce da... trovatelli.
Adesso pè questo c'è 'n antro sistema
che a certe donne risorve er probblema:
in allegria e senz ' ambasce
ce penza la pillola... a nun falli nasce.
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Intanto il
profilo sia amministrativo che urbanistico di Roma stava cambiando
radicalmente con la fine della sovranità pontificia.
Roma divenne Capitale d’Italia prendendo nuove iniziative che
comportava principalmente un diverso assetto di questo Rione i cui
abitanti il 2 ottobre 1870 votarono unanimemente per l’annessione al
Regno d’Italia e per le “Leggi delle guarentigie”a Borgo avvenne
anche la separazione fisica
col Vaticano e poco
dopo fu edificato accanto il Quartiere Prati di Castello.
Seguirono
progetti infiniti per la soppressione della Spina
di Borgo che
comportava la strettoia di vie parallele per raggiungere la
Basilica, specialmente con le automobili che cominciavano a
transitare in notevole numero.
Fra controversie e decisioni si addivenne alla demolizione quasi
completa di questa parte che vide la scomparsa definitiva del
vecchio assetto viario e dal 1936 al 1950, l’apertura di via della
Conciliazione portò ad una visuale della Basilica di San Pietro
completamente diversa disperdendo per sempre il primitivo
assemblaggio di Borgo. I
radicali cambiamenti cancellarono palazzi e vie storiche e
produssero quelle novità che ancora comportano assestamenti e
modifiche richieste dal progresso che incombe.
Così i sottopassaggi, i parcheggi automobilistici, l’ammodernamento
dell’Ospedale Santo Spirito, l’agglomerato del Castello con fossato
e giardino seppure hanno dato più respiro a tutto il Rione
permettendo un migliore afflusso dei pellegrini nella piazza di San
Pietro hanno cancellato del tutto l’impronta antica. La limitazione
odierna di Borgo : piazza Adriana, riva destra del Tevere fino a
piazza della Rovere, via San’uffizio, largo degli Alicorni, piazza
Pio XII, largo del Colonnato, via della Città Leonina, via di Porta
Angelica, piazza del Risorgimento, via Stefano Porcari, via Alberico
II.
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