San Saba - XXI

 

Questo Rione nacque nel 1906 e si completò nel 1923 sviluppandosi sull’altura dell’Aventino in prossimità della chiesa paleocristiana di San Saba costruita sull’antico Oratorio di santa Silvia, ma dedicata all’omonimo Monaco del quinto/ sesto secolo che, in Cappadocia e in Palestina, ebbe fama di santità per aver compiuti miracoli anche in vita.

Detto anche Piccolo Aventino , nel periodo augusteo era la XII regio e aveva un vasto bacino: la Piscina Publica e tutta quella parte aveva nome Remuria, che ancora oggi una piazza conserva presso la chiesa di Santa Balbina costruita sul luogo dove Remo sarebbe stato ucciso dal fratello Romolo dopo aver avvistato i famosi avvoltoi che per l’esiguità del numero non gli permisero di aggiudicarsi la fondazione della città.
Proprio sotto questa chiesa, si sono ritrovate testimonianze antiche appartenenti all’abitazione di Lucio Fabio Cilone che fu prefetto nel 203 d.C. e poi console; gli scavi hanno pure riportato in luce una parte del complesso delle massicce Terme di Caracalla che ancora si stagliano poderose facendo sfondo alla Passeggiata Archeologica che conserva le piante centenarie del tempo in cui il territorio boschivo apparteneva alla vastissimaVilla Mattei. San Saba domina la parte di Roma ricca di verde ed è divisa dal “ Parco della Resistenza dell’8 settembre”da una lunga scalinata che scende sul viale Aventino in prossimità di piazza Albania dove sorge il monumento al patriota albanese Scanderberg e proseguendo si giunge al grandioso edificio della FAO, l’organismo creato per combattere la fame nel mondo.


LA PIRAMIDE
 
La tomba de Caio Cestio Epulone
fu 'n' architettura speciale
che cor Culiseo e er Cupolone
fa onore a la Capitale.
 
E' un monumento a forma piramidale
realizzato in tempo eccezionale
trecentotrenta giorni so' abbastati
e questo è vero perché l'hanno contati.
 
Cià er basamente fatto in travertino
de marmo lunenze rivestito.
Fòri d' Eggitto è l'unico ch'esiste
e all'usura de li secoli resiste.
 
A chi l'ammira par de sta' in Oriente
appena che 't'embocca la via Ostienze
così er turista invece dell'Eggitto
se sceje Roma e ce viè dritto dritto.

 

Le Mura Aureliane cingono San Saba dalla parte Ardeatina e attraverso i camminamenti ristrutturati, è possibile percorrere un lungo tragitto iniziando dalla Porta ex Appia , ora san Sebastiano perché conduce alla Basilica omonima meta di continui pellegrinaggi al tempo in cui conteneva le reliquie dell’apostolo Paolo. Gli ambienti che sono all’interno delle Torri ai lati della Porta, ospitarono dal 1942 al ’43 Ettore Muti segretario del partito fascista e il "Museo della Mura" oltre che essere sede di mostre periodiche, conserva mosaici importanti e modelli edilizi delle stesse mura e calchi murari. La passeggiata in esterno di circa due Km, raggiunge la via Cristoforo Colombo( inaugurata il 21 aprile 1954 ) che ha due fornici , creati appositamente per meglio collegarla alla via delle Terme di Caracalla che in uno dei suoi ambienti ospita il più grande Mitreo urbano , rinvenuto negli scavi del 1938; quasi a fronte, al termine del piazzale Numa Pompilio, è situata la basilica sotterranea dei martiri cristiani SS.Nereo e Achilleo, i cui corpi furono ritrovati nel 500; questo tratto di strada ricorda pure l’episodio in cui si narra l’incontro di Gesù con l’apostolo Pietro che disse la frase famosa: "Domine, quo Vadis ?"…
Anche il Largo Manlio Gelsomini sulla via Marmorata fa parte amministrativamente di San Saba come alcune strade dell’Aventino e la Porta San Paolo ( Ostiense ) dove è inserito il Museo omonimo che offre ai visitatori reperti antichi fra cui l’Edicola medievale sul Portale e, all’interno stampe di epoca settecentesca che mostrano le decorazioni che un tempo ornavano la tomba di Caio Cestio Epulone nella Piramide.
Le strade che delimitano San Saba sono: Porta san Sebastiano, via di Porta san Sebastiano, via di Valle delle Camene, piazza di Porta Capena, viale Aventino, Via Manlio Gelsomini, via Marmorata.

APPROFONDIMENTI

San Saba fu scorporato dal territorio di Ripa nel 1921 insieme al Testaccio ed entrambi rappresentano gli ultimi due Rioni popolari entro le mura.
Come è risaputo questo piccolo promontorio è detto “Piccolo Aventino “ché sorge prospiciente al vero Colle omonimo che è più massiccio ed imponente.
Da zona campestre come era stato per secoli e abitato soltanto dai monaci della Chiesa San Saba col loro monastero, fu trasformato in zona residenziale da Quadrio Pirani tra il 1906 e il 1923 per conto dell’ICP che realizzò palazzine sobrie e funzionali da assegnare a famiglie poco abbienti.
Probabilmente perché distaccato dal centro caotico di Roma e dominando,invece, la zona Archeologica è sempre stato un Rione tranquillo e, al pari del vero Aventino vi furono chiese che ancora reggono le insidie del tempo e sono mete di importanti visite turistiche curiose di conoscere le vestigia antiche che contiene e che ricordano i possedimenti dei monaci passati attraverso confessioni diverse , ognuna ricca di storia e di religiosità cristiana: benedettine, cluniacensi, cistercensi finendo al Collegio Germanico Ungarico retto dai gesuiti. Il Viale Giotto in discesa lungo le mura antiche conduce alla porta san Paolo e dalla parte opposta del Rione si raggiungono le terme di Caracalla con la chiesa di Santa Balbina anch’essa ricca di storia e di cultura. Da circa un anno fervono lavori di ristrutturazione della piazza Bernini al centro del Rione, formata da un ampio giardino che è il ritrovo degli abitanti, ma che sta creando dissensi di sistemazione che secondo l'ultimo progetto cambierebbe molto all’aspetto originario a cui i residenti sono abituati trattandosi di famiglie che vi abita da generazioni poco disposte ad infiltrazioni troppo futuristiche.