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ER VITTORIANO

Arto e imponente
spicca er Vittoriano
e lo conosce bene
'gni romano
più su, solenne,
sopra er monumento
c'è un zimbolo
ch'è mito e sentimento.

Quer sentimento
che alimentò la gloria
quanno all'Itaja
arrise la vittoria.
E la, riposa
quer sordato Ignoto
co' 'na fiaccola perenne
messa a voto.

La statua de Roma
lo veja notte e giorno
e tanti usceletti
cinguettano lì attorno
quasi pé dije:
"Doppo eroiche gesta
è solo 'na bara
quello che te resta."
 

Q. 15 Della Vittoria - già Milvio
Municipi XVII - XIX - XX

 

 
 
 
 
 

Il Quartiere DELLA VITTORIA venne così rinominato nel 1935 e si trova a nord di Roma a ridosso delle Mura Aureliane e del Tevere, ha una su-perficie di 616,78 ha e i suoi confini sono: sud (Viale delle Milizie) col R. Prati; est coi Ponti Milvio e Matteotti, via Cassia fino al Quartiere Tor di Quinto; a ovest col Q. Trionfale; nord ovestcon la Camilluccia, piazza dei Giuochi Delfici e il Suburbio della Vittoria. Sotto l’amministrazione di Ernesto Nathan, a seguito del Piano Regolatore di Edmondo Sanjust di Teulada, il Quartiere iniziò ad essere urbanizzato seguendo lo schema elaborato del tedesco Joseph Stubben.

Non ci fu però la speculazione edilizia come avvenne in Prati e in altre zone, ma si seguì la regola secondo la quale ai fabbricati alti 24 metri, si dovevano alternare villini di due o tre piani.
Dal 1909 al 1911, ai primi 14 fabbricati di via Sabotino dell’Istituto Case Popolari, fecero seguito i villini del Lungotevere in stile rinascimentale e barocco che cambiarono completamente lo stile precedente piuttosto seve-ro per la presenza delle numerose Caserme militari delle adiacenze.
L’area che era destinata alle esercitazioni militari è divenuta una zona tranquilla con una popolazione di ceto medio alto composto di magistrati, professionisti e docenti, occupati nella stessa zona in cui sorgono tribunali, cliniche e case di cura, scuole di ogni grado e specializzazione, conventi e istituti religiosi.

La Piazza Mazzini è il suo cuore, con al centro la fontana e intorno alberi e siepi di bosso che temperano lo smog del grande traffico che attornia le sue vie dedicate ai nomi illustri della storia italiana, sanguinosa e gloriosa ma sempre vittoriosa. Giustamente, quindi, Quartiere della Vittoria !
E il toponimo si adatta perfettamente a questo territorio.