Il
Quartiere Salario, situato al nord di Roma è ubicato tra la
famosa Porta Pia e quella Salaria ora scomparsa, raggiunge il
Ponte sull’Aniene, alla sponda sinistra del medesimo. Confina a
nord col Q. Trieste; a est col Q. Nomentano; a sud col R.
Sallustiano e a ovest col Q. Pinciano. La sua superficie è di
46, 88 ha ed è la minore di ogni altro quartiere essendo stata
ridotta a causa della suddivisione fatta nel 1926 quando assunse
il nome attuale anziché Savoia com’era stato definito nel 1911.
Come quasi tutti i territori limitrofi di Roma in cui sorgevano
ville patrizie, di raffinato gusto e con un numero limitato di
abitanti erano detti Suburbi e, solo dopo la Breccia di Porta
Pia nel 1870, iniziarono modifiche e radicali cambiamenti che ne
hanno trasformato l’aspetto.
Il
nome odierno viene dalla Salaria, così chiamata perché veniva
percorsa dai trasportatori di sale che dal Porto di Ostia
trasferivano in Sabina questo prezioso elemento.
Alla fine dell’800 il territorio era occupato solo da ville
aristocratiche e si andò urbanizzando solamente ai primi del
‘900 e a seguito dei successivi Piani Regolatori, trasformando i
filari di viti delle vigne, gli orti e le Ville, con chiese e
palazzi imponenti e alcuni molto austeri ed è difficile
ricostruire minuziosamente il percorso delle nuove
ristrutturazioni edilizie. Ma il Salario è sempre il più ricco
di spazi verdi possedendo Villa Ada Savoia che è la seconda di
Roma per ampiezza e la Villa Grazioli, nonché il Parco Nemorense
conosciuto pure come Virgiliano in quanto fu inaugurato
nell’anno del bimillenario del poeta latino Virgilio.