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Con le sue movenze eleganti e flessuose, il gatto appare un animale gentile e delicato, ma chi è abituato a conviverci, conosce bene quanto il suo carattere sia superbo e indipendente. Anche quando i suoi occhi sembrano seguirci con dolcezza e docilità, strofinando il suo dorso contro di noi e facendo le fusa, egli non si abbandona mai completamente, rimanendo guardingo e  pronto alla difesa e basta una mossa maldestra per ricevere in cambio un graffio..

Indolente e pigro, si cura soltanto di sè stesso e passa il suo tempo a leccarsi il pelo e a dormire. Per tutti questi difetti sembrerebbe un animale inutile, eppure, quanti insegnamenti ci vengono dai suoi comportamenti . Basta osservarlo attentamente per scoprirne l'intelligenza e la devozione. Ancora non ho detto che io sono amica dei gatti e ne ho sempre avuti a coppia. Quindi conosco bene pregi e difetti di questi cari amici.

Purtroppo, nel corso degli anni, ho subito anche la perdita di alcuni e e ne ho sofferto indicibilmente, ma di ognuno, mi sono rimasti ricordi precisi e indimenticabili e debbo dire, che mi hanno insegnato molto. Il primo, fu un soriano tigrato di pura razza che presi poco dopo la sua nascita e col quale ho trascorso buona parte della mia gioventù.

 

Egli sapeva perfettamente di chiamarsi Cico e rispondeva con un breve miagolio nel sentirlo pronunziare. Come per dirmi:"Sono quì", prima ancora di essermi giunto accanto...A quel tempo soffrivo di furiose emicranie che mi costringevano a letto per ore e, lui, sembrava capire che non ero in grado di dedicarmi alle quotidiane abitudini nei suoi riguardi,  se ne restava acciambellato all'angolo della stanza senza mangiare e senza bere, proprio come facevo io  per tutta la durata della mia sofferenza.

Quella partecipazione così sentita mi commuoveva e, senza  parola , sapeva dirmi che mi era amico. Morì di vecchiaia il mio caro Cico a 18 anni  e ne soffrii molto.
 Poco dopo rimpiazzai quel vuoto con la Mimì grigio-argento che dopo qualche anno mi scodellò quattro pargoletti , due dei quali restarono in casa divenendo, così,  tre i gatti da accudire e, la prima scoperta su di loro, fu che dopo i primissimi tempi di cure materne sollecite e affettuose, i legami di parentela spariscono e fra madre, figli, fratelli, non c'è più rispetto e sorgono gelosie, dispetti e furiose rincorse. E loro ne combinavano di ogni colore nella nostra grande casa dove regnavano da sovrani..e ogni tanto causavano anche danni consistenti.

 

Fortunatamente anche mio padre gli era affezionato e questo moderava il mio disappunto perché, in effetti,  la "gattara" ero io e avrei dovuto rispondere dei danni in prima persona, ma dopo la scomparsa di mia madre, anche per lui, i gatti,  erano diventati una grande compagnia e perdonava. Dopo qualche anno, dovetti ricredermi sull' affermazione che i gatti sanno superare qualunque caduta, poiché in una scorribanda  a tre sul grande armadio antico, purtroppo, la Mimì cadde sul dorso  e subì tali fratture interne che la condussero a morte .. e fu una fine straziante perché pur soffrendo, non emise un lamento che, persino il veterinario, ne rimase sconcertato.

Rimasti soli, il candido Pucci e il bianconero Pepe, mostrarono i loro caratteri diametralmente opposti: il primo giocherellone e pacato passava ore a rincorrere la sua pallina di stoffa colorata mentre Pepe spericolato e intraprendente ( per questo il nome) avrebbe acchiappato volentieri i piccioni che vedeva volare al di là del balcone e questo comportava i suoi salti improvvisi e sconclusionati col pericolo di  infrangere la vetrata che glieli separava.

Un giorno, dal cortile sottostante, salì un nuovo gatto che trovato aperto l'uscio di casa, non si sa come, entrò da padrone e non se ne volle più andare assumendo subito un'aria di comando .  Era così bello col suo pelo biondo e folto, che dopo qualche tentativo per scacciarlo, vista la sua resistenza, nessuno fu capace di disfarsene. Sono trascorsi molti anni  e dopo le dolorose perdite dei gatti fratelli è rimasto soltanto il biondo Cico che sta superando una " terza età " piena di acciacchi e che sta mostrando , negli ultimi tempi, una golosità mai avuta che comprende anche una diversa alimentazione  disdegnando scatolette e  croccantini che aveva sempre mangiato avidamente

                     

 

Assapora i tortellini in brodo, il pollo, il pane intinto al sugo e lecca persino il suo piattino spalmato di olio di oliva vergine che sembra appagarlo in modo particolare .
 Ho il dubbio che segua i consigli ripetuti incessantemente da ogni canale televisivo che per stare bene in salute e giungere a tarda età la migliore delle diete è quella mediterranea .   

I racconti della vostra Lea