Rivalutare il
proprio Habitat


di Lea Mina Ralli

Rivalutiamo la campagna!

La vita cittadina è nevrotica e malsana e sta riconducendo gli abitanti verso le campagne.

 Fino a qualche decennio addietro si disdegnava la vita campestre, sottovalutandone tutti i benefici.

 Alcuni membri di famiglie, rurali da generazioni, si sentivano menomati dall'essere considerati contadini, scappavano letteralmente dalle loro case natie per vivere nelle città, credendo di trovarvi una vita più facile e soddisfatta.

 Questo ha comportato la desertificazione delle terre coltivate e tanta disoccupazione per la gioventù, magari più istruita e preparata ad occupare posti prestigiosi, purtroppo insufficienti.

 Il problema è diventato pressoché mondiale e pian piano tutti stanno ritornando alla terra soprattutto per respirare atmosfere più sane e ambienti più vivibili.

 Si conoscono casi di professionisti che decidono di lasciare prestigiose carriere per ridimensionare le loro esistenze al limite dell'infarto.

 Ora, specialmente, che è possibile dotare le case di qualunque posto con elettrodomestici di ogni sorta , sì da assicurare igiene e rapidità, si può vivere bene anche nei più sperduti paesi del mondo.
Ma non è solo questo il richiamo della terra.

 Se si considerano gli stressanti orari che ogni impiego comporta e la costrizione dell'aria condizionata e lo stress per coprire le distanze fra abitazioni e luoghi di lavoro, si può ben concludere quanto valore abbia il vivere più semplice e sano della campagna.

 Perciò si ritorna a vivere volentieri fuori delle città anche per la tranquillità e la solidarietà che i piccoli centri assicurano e per ritrovarvi il vero senso della vita.