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Pensieri e opinioni
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26 Gennaio 2018
Ricordi e riflessioni
Madre Teresa di Calcutta ed
il Dalai Lama dicono che esiste solo il
presente, il passato non c’è più ed il futuro
deve ancora venire. In pratica è vero, ma
parzialmente. Allora perché se si ha una memoria
storica della propria vita e dei progetti sul
futuro, almeno teorici, di prospettiva, di
desideri il mondo interiore è ricchissimo di una
vita passata e di un futuro. Ed allora perché la
mia mente è affollata di ricordi di cui il più
lontano risale al 13 Giugno del 1933. Questa
lunga vita di ricordi comporta tutta una serie
di esperienze di vita vissuta accompagnate da
errori, sofferenza, delusioni sotto i quali
spariscono i momenti lieti e le gioie della
vita. La somma di questi sentimenti è racchiusa
nella frase ”Ho sbagliato tutto e dove ho
sbagliato. Mi sono dunque illusa di aver fatto
il mio meglio ed invece tutto mi sembra una
disfatta”.
Tra l’altro sto vivendo
alcune esperienze che ricalcano quasi
fedelmente alcune esperienze del passato. Le
vicissitudini di Guglielmo sono quasi identiche
a quelle di mio padre. Ambedue portano lo stesso
nome, non vorrei che fosse un “ omen nomen”.
Anche il ricordo di mia madre mi dà sofferenza
perchè l’ho trascurata molto da quando mi sono
sposata fino alla sua morte e mi vengono in
mente molti particolari che coincidono con la
mia vita di oggi. Avere i propri cari lontani è
una sofferenza che non ha parole. L’esperienza
dei suoi ultimi anni la sto vivendo io adesso e
mi morde il rimorso di non essermi occupata
maggiormente di lei e di mio padre. Non so forse
avrebbe voluto essermi più vicina e non essere
avvicinata solo quando avevo bisogno di aiuto.
Ecco cosa è il passato, una somma di ricordi
presenti che lasciano l’amaro in bocca.
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Domenica 14 Gennaio 2017
Il 4 Marzo si andrà a votare
Il 4 Marzo si andrà a
votare per l’elezione della Camera dei deputati
e de Senato. Siamo in piena campagna elettorale
ed a mio avviso la confusione è grande. Nei
telegiornali e sulla stampa ancora peggio se vi
fosse qualcosa più ampia della confusione.
Partiti , partitini sono tutti contro tutti. La
scelta dei candidati è la ricerca dell’ago nel
pagliaio. Si cercano le personalità di
spicco,chi cerca il politico carismatico
possibilmente di lunga carriera, chi il tecnico
specializzato da proporre ministro, deputato o
senatore per affidargli un incarico specifico,i
fedelissimi del partito con esemplare ed onesta
carriera politica, ( merce rara). Dove sono
questi salvatori della patria?.C’è poi la
stesura del programma di ogni coalizione i cui
argomenti fritti e rifritti sono uguali per
tutti,perché i problemi sono sempre quelli
girati e rigirati a secondo delle convenienze
per interessare una specifica fetta di elettori.
Tranne gli animalisti che non amando gli uomini
e preferiscono gli animali. Un’autentica
programmazione politica non ce l’ha nessuno,né
nazionale, né internazionale. Sarò io che non me
ne intendo o è il caos? Alla mia età 88 anni non
penso al mio futuro, ma a tutti quelli che mi
seguiranno giovani, adulti, vecchi. Che ne sarà
di loro? Indipendentemente dalla guerra nucleare
che si profila all’orizzonte se non si trova un
accettabile compromesso il che significherebbe
un po’ di pace. So di avere il diritto al
voto,ma come potrò esercitarlo? Vi sono quattro
modi per votare in questa situazione: Turarsi il
naso e scrivere un nome, scheda nulla, scheda
bianca, pericolosa perché allo scrutinio
qualcuno potrebbe scrivere un nome di suo
gradimento, astenersi. Ma in ognuno di questi
casi mi vergognerei pensando di rinunciare ad un
diritto che potrebbe nel mio piccolo fare la
differenza edun bene all’Italia. E’ solo un voto
ma sono le gocce che formano il mare. Un piccolo
sforzo lo potrò fare. Avendo tempo a
disposizione ed ancora un poco di vista studiare
i programmi ( se si trovano) e considerare i
candidati facendo una ricerca capillare per
trovare il meno peggio. Non nascondo che sono
triste!
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29 dicembre 2017
Sono passati 109 anni dal terremoto di
Messina del 1908
Il 28 Dicembre 1908 un forte terremoto colpì
lo Stretto di Messina distruggendo le città di
Messina e Reggio Calabria. Le città furono rase
al suolo e soggette anche ad una furiosa
mareggiata con l’innalzamento del terreno. Mio
padre abitava a Messina ma tutta la famiglia si
salvò perché abitavano nelle baracche dei
ferrovieri chiamati da tutta Italia per
costruire la ferrovia Messina - Catania. Il
fratello più grande partì per l’America e non se
ne seppe più nulla. Mio padre fu mandato da uno
zio prete, Don Gabriele Scarafia a Giuncarico In
Toscana e tornò a Messina dopo alcuni anni. Gli
altri 4 figli piccoli rimasero con i genitori.
Dalla veemenza del terremoto furono distrutti
tutti i palazzi tranne qualcuno e qualche chiesa
ancora oggi in piedi diventati monumento
nazionale come la chiesetta dei Catalani in
stile normanno,la struttura base del Duomo , la
Chiesa di San Francesco anch’essa normanna ed il
palazzo Cicala. I morti furono centinaia di
migliaia e da tutto il mondo arrivarono i
soccorsi come da una nave russa che si trovava
nel Mediterraneo ed anche aiuti di emigranti
americani di cui rimane la testimonianza nella
costruzione del ponte americano nel quartiere
Lombardo. Messina risorse quasi sulla stessa
planimetria ma più robusta grazie ad una severa
legge antisismica che prevedeva tra l’altro il
non superamento dei 31 metri in altezza e
dell’uso totale nei muri portanti del cemento
armato ed una profondità di fondo di 5 metri.
Anche le due riviere est ed ovest percorse da
due strade romane la Pompea e la Cornelia una
verso Palermo ed una verso Catania furono
ricostruite creando cosi delle bellissime
località balneari lungo la costa. |
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28 DICEMBRE 2017
i LIBRI CHE STO LEGGENDO IN QUESTO PERIODO
Sul tavolinetto accanto alla poltrona ho tre
libri che leggo alternativamente. Uno di
Severgnini, uno di Brignano ed uno di Vespa. Non
posso leggere più di un’ora perché la vista è
molto diminuita e mi stanco. I motivi perché
leggo questi libri sono diversi: Severgnini l’ho
trovato tra i libri di casa,ma lo avevo comprato
tanti anni fa, Brignano è un regalo di Natale e
Vespa l’ho voluto comprare perché in una
trasmissione avevo sentito dire che vi erano
molti aneddoti sui personaggi storici di cui si
parlava. A me gli aneddoti piacciono molto
specialmente se sono Gossip storici, mi fanno
capire qualcosa della personalità del
personaggio ,cosa che nei libri di storia
normali non si evince molto. Nei libri di storia
vi sono nomi, date ed avvenimenti, mentre nei
gossip storici si può capire un poco il perché
di certi avvenimenti. I libri di Severgnini e
specialmente quelli che sto leggendo mi
piacciono perché illustrano uno spaccato di vita
che molte volte mi è conosciuto per esperienza
diretta. Ho la sensazione che siano i miei
pensieri e le mie esperienze scritte da un
altro. Mi ci ritrovo. Brignano scrittore non lo
conoscevo,ma mi è sempre piaciuta la sua
comicità che ha le sue radici nella vita
quotidiana vista con un occhio osservatore molto
acuto ed ironico. Sa raccontare quello che si
vive ogni giorno qualunque sia l’argomento.
Leggere è un momento incantato che ti permette
di estraniarti dai pensieri quotidiani non
sempre sereni e ti permette di vivere in
compagnia di altre persone che pensano e
scrivono per il diletto del lettore. |
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Chi sono
Mettendo
a posto alcune mie
vecchie carte ho trovato
una poesia che mi ha
dedicato un amico di
famiglia tanto, tanto
tempo fa. Anche se è
dedicata a me essa è
valida per tutte le
persone che hanno il
gusto della poesia.
La trascrivo
semplicemente.
Ho l’impressione che
questo mio sito
diventerà uno zibaldone. |
Non raccontare…
Non raccontare ad alcuno / quello che
udrai dal poeta; / non raccontarlo a nessuno.
Egli non dice cose / ma canta, canta soltanto / la
sua malinconia.
Le sue parole han l’aroma / delle mandorle amare,
/ appena colte; / il profumo delle viole,
appena nate; / il colore d’un mattino d’autunno,
/ quando le foglie / si posano lievi sulla terra,
ancora bagnata di rugiada. / Ascoltalo, quando sei
sola, / comprendilo, quando sei triste.
Egli ha letto nel luccichio / dei tuoi occhi / i
segreti della tua anima.
Così, quando l’angoscia / ti stringe alla gola / e
le lacrime rigano il viso:
Ascolta il poeta che canta / la tua e la sua
malinconia.
(di Gianni Filocamo) |
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