La Confraternita di San Giovanni Battista de' Genovesi fu
istituita dal Papa Giulio III con bolla "Romanum Pontifex" del 23
giugno 1553, su suggerimento di Giovanni Battista Cicala, cardinale
di S.Clemente e discendente di Meliaduce Cicala, banchiere genovese
di nobile famiglia e camerlengo del Papa Sisto IV (della famiglia
della Rovere) con la finalità di amministrare il patrimonio della
fondazione istituita per testamento di Meliaduce Cicala, morto nel
1481, sostituendo i Chierici di Camera della Santa Sede. Il
patrimonio consisteva nell'Ospedale dei Genovesi, voluto per la cura
dei marinai genovesi e liguri che fossero giunti ammalati al vicino
porto di Ripa Grande sul Tevere, nell’adiacente Chiesa di S.
Giovanni Battista de’ Genovesi, situati nel rione di Trastevere a
Roma, ed in altri immobili.
La Confraternita assunse il ruolo di Nazionale e, con decreto del
1559, il Senato della Repubblica di Genova concesse il diritto di
Consolato, in virtù del quale la Confraternita poteva esigere dai
capitani di imbarcazioni battenti bandiera genovese, che approdavano
a Ripa Grande, la somma di 60 Baiocchi. Diritto estinto alla caduta
della Repubblica nel 1797, dopo una breve e incruenta Rivoluzione.
Tra i privilegi
riservati alla Confraternita giova ricordare il breve di Gregorio
XIII del 1576, con il quale concesse alla Confraternita il diritto
di liberare un condannato a morte di nazionalità genovese o ligure,
il giorno della festa del Santo Patrono (24 giugno).
Diritto esteso, da Gregorio XVI, anche a favore di condannati di
diversa nazionalità.
Attualmente la
Confraternita si dedica all’assistenza di persone bisognose di
origini genovesi e ligure residenti a Roma, al mantenimento del
culto per i Confratelli, ad attività sociali a favore degli abitanti
di Trastevere, con particolare riguardo alla gestione, presso la
propria sede in via Anicia n.12 a Roma, di un Consultorio
psicologico gratuito per giovani in condizione di disagio sociale.
Ai sensi dello
Statuto attualmente in vigore, possono far parte della Confraternita
tutti i Genovesi o discendenti da Genovesi, con riferimento al
territorio dell’antica Repubblica marinara, fino alla terza
generazione inclusa, residenti in Roma. Nei casi dubbi, per
determinare il requisito di Genovese, si ricorre per analogia alle
disposizioni del Codice civile relative alla determinazione della
cittadinanza.
STATUTO DELLA CONFRATERNITA
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particolare della bolla papale |
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Stendardo
della Confraternita |
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La
solidarietà della Confraternita per le famiglie
sfollate dalle case sotto il ponte Morandi di
Genova |
Domenica 11 novembre, a quasi tre
mesi dal crollo del ponte Morandi, una
delegazione della Confraternita composta dal
Governatore secolare Guido Berri, dal Camerlengo
Sergio Maria Macciò e dai Deputati don Davide Bernini
e Lorenzo Bernini, ha consegnato a don
Gianni Grosso, Parroco di San Bartolomeo della Certosa,
Parrocchia della Valpolcevera sotto i resti del ponte
Morandi, le offerte raccolte da Confratelli, Consorelle e
Amici per aiutare le
famiglie sfollate dalle case dopo il crollo del
ponte.
Un particolare ringraziamento alla Consorella
Maestro Marcella Crudeli per il suo concerto
offerto il 21 ottobre nell'Oratorio della Confraternita, che ha notevolmente contribuito
alla raccolta delle offerte.
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Lettera
di accompagnamento
delle nostre offerte
al Parroco
don Gianni Grosso |
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ACCOMPAGNAMENTO MUSICALE
DEL
CORPO BANDISTICO
CITTA' DI LAVAGNA |
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