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INTIFADA-EXPORT
O LA SOLITA AL QAEDA?
di Piero Benedetti
La fine di questo mese di novembre sarà certamente ricordata. Sarà ricordata in Israele e sarà ricordata in tutto il mondo civile qualora le indagini dovessero appurare che gli attentati terroristici di Mombasa possano essere ricondotti alla Mente di Al Qaeda, ovvero il tristo Bin Laden.
I fatti. E' il mattino di un giorno qualsiasi di fine novembre ed un nutrito gruppo di vacanzieri israeliani è giunto a Mombasa, in Kenia, per un soggiorno sulle spiagge dell'Oceano Indiano. Saranno ospiti di una struttura alberghiera che un imprenditore, pure israeliano, ha saputo creare in un Paese a maggioranza religiosa Islamica. Presso la hall il gruppo viene ricevuto da intrattenitori che si esibiscono in una sorta di danza del benvenuto, quando un fuoristrada forza la sbarra d'ingresso e si dirige a forte velocità contro la hall dove esplode; si sprigiona anche un incendio che distrugge buona parte della struttura alberghiera.
Quasi contemporaneamente, un aereo è in decollo dalla pista dell'aeroporto di Mombasa. Si tratta di un velivolo operato da una compagnia di voli "charter" che deve riportare in patria, a Tel Aviv, un altro gruppo di turisti israeliani.
Il pilota comunica di aver scorto due scie luminose sorpassare il suo aereo per perdersi davanti alla sua prua in un bagliore: indagini immediatamente partite, a terra, faranno rinvenire a lato della pista un lanciatore portatile per missili "Sting".
Il primo attentato, che mieterà ben 15 vittime tra le quali due
bambini piccolissimi appare del tutto simile a quelli che quasi giornalmente colpiscono il territorio di Israele per mano dei gruppi Palestinesi che conducono, ormai da due anni, l'Intifada; un'auto imbottita di esplosivo condotta da uno o più attentatori votati al suicidio viene lanciata tra la folla. La strategia, la filosofia che ispira questi atti è quella di colpire nel "mucchio" per avere la più alta possibilità di fare vittime e - scopo secondario ma non meno importante - quello di rendere sempre meno sicura la vita di società delle popolazioni. Il secondo attentato, andato fortunatamente non a segno, sottintende un diversa strategia organizzativa: dalla reperibilità dell'armamento relativamente sofisticato alle fonti di informazione sui movimenti aerei. Sembra davvero esserci dietro un qualcosa di più strutturato rispetto alla organizzazione, pure gerarchicizzata, dei gruppuscoli palestinesi di Al Fatha. Certo è che azioni di questo genere "spiazzano" totalmente la reazione di Israele.
Non si tratta, infatti, di azioni condotte sul proprio territorio (o su quelli occupati e di pertinenza palestinese) bensì su territori di altri Stati, sebbene contro sostanziosi interessi israeliani. Si tratta di capire se l'Intifada abbia fatto il salto di qualità, seppure aiutata da strateghi dipendenti in un qualche modo da Bin Laden, o se tutto quanto è accaduto, sia solo l'ennesimo atto di Al Qaeda che - peraltro - non ha mai smentito il fatto di condurre la sua guerra sia contro gli USA che contro Israele.
Tuttavia, se si dovesse appurare che dietro gli attentati c'è solo farina proveniente dal sacco di Al Fatha e dell'Intifada, si potrebbe ravvisare un elemento positivo: i Palestinesi potrebbero trovare, negli Stati colpiti, degli interlocutori nei confronti di Israele per il ristabilirsi di quei colloqui di pace che da tanto tempo vedono estranei il popolo Palestinese e quello Israeliano.
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LA NATURA
E LE SUE PIANTE CURATIVE
di Lea Mina Ralli
Lo abbiamo letto nella Bibbia: la salute e la sanità sono meglio di tutto l'oro.
Da sempre, quindi, la scienza medica è alla ricerca di preparati atti a sconfiggere le malattie alle quali, purtroppo, l'umanità è soggetta. Ma si sta riscontrando che le cure allopatiche, quelle normalmente prescritte dai nostri medici, sono spesso apportatrici di allergie ed effetti collaterali perché costruite nei grandi laboratori delle Compagnie farmaceutiche.
Considerando che fin dai tempi più remoti le basi dei medicinali si sono trovati nelle piante, sfruttandone i principi attivi, tanto vale approfondirne le qualità e le risorse per un uso più naturale e meno nocivo.
Difatti la fitoterapia è ritornata in auge alla grande e negozi specializzati di erboriste ria stanno diffondendosi in ogni parte del mondo.
In queste modeste note , noi vogliamo presentare soltanto le qualità nascoste di alcune piante, senza addentrarci in ricette specifiche per le quali ogni semplicista è specializzato.
I segreti delle piante
ABETE - E' una delle più belle piante perché si erge maestosa raggiungendo, persino gli 80 m. di altezza, rivestito di corteccia bianca o rossastra ha fronde ad aghi fittissimi che danno riflessi argentati. Molto rinomate le abetaie di Vallombrosa, Camaldoli, La Verna e della Sila.
E' della famiglia delle Pinacee; le specie più note sono l'Abete bianco e l'Abete rosso delle quali si utilizza il legno del tronco. La più interessante dal punto di vista farmaceutico è la seconda detta pure:
Abies ezcelsa la cui resina fu usata già da Ippocrate nella cura delle malattie polmonari. Il celebre Matthioli era solito prescriverne l'estratto oleoso contro la renella, i catarri bronchiali e la tosse ostinata, per quest'ultima affezzione si usano ancora, dai contadini, le gemme triturate fatte macerare per una notte in un bicchiere di acqua e poi sorbite a digiuno al mattino.
Utilizzata anche nell'artrite, nella scrofola e nel catarro vescicale.
ACANTO - La foglia di acanto, per la sua simmetria, fu l'elemento caratteristico
dell'architettura greca, romana e gotica.
Cresce a cespuglio con foglie palmate verde scuro la cui punta ripiega verso terra ed è sormontata da una spiga fiorita e, nel suo insieme, induce alla serenità.
La specie più utilizzata in medicina, però, è l'Acanthus mollis della famiglia delle Acantacee che si differenzia per il gambo fiorifero uscente dalle foglie le cui gemme si trasformano in frutti.
Tutta la pianta è impregnata da un succo vischioso dotato di notevoli proprietà emollienti simili a
quelle della malva e dell'altea. Se ne utilizzano le foglie bollite in acqua da applicare su parti infiammate; unite alle radici, se ne fanno decotti per bagni, clisteri e cataplasmi, specificatamente il decotto della radice si usava un
tempo come gargarismi per curare le tonsilliti e le gengive infiammate.
ACHILLEA - Detta anche Millefoglie e Erba del soldato, questa pianta prende nome dal mitico Achille che con essa curò le sue ferite su consiglio di Venere. Con foglie lanceolate su di uno stelo diritto, raggiunge i 50 cm suddivisi ulteriormente in
altri sottilissimi steli culminanti in fiori minutissimi che diventeranno piccoli frutti oblunghi. Si utilizzano tutte le sue parti essiccate al sole per curare le ferite e per arrestare le emorragie. Il suo principio attivo è l'achilleina, ma contiene anche insulina, tannino, albumina e altri sali.
Coi suoi fiori e foglie mischiate, oltre che cataplasmi da applicarsi sulle vene varicose, se ne fanno infusi e decotti, capaci di arrestare emorragie interne; utile anche nelle emorroidi e nella incontinenza urinaria perché astringente. Nelle campagne si utilizzano le sue foglie giovani come depurativo del sangue,
aggiungendole alle minestre e alle insalate.
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Curiosità di cento anni fa dall'archivio di Lea Mina Ralli
I centimetri della Benemerita
Il bollettino mensile "Carabinieri" il 22 febbraio 1902 pubblicò il Nuovo Regolamento circa le modifiche da apportare alla divisa degli ufficiali dell'Arma benemerita. L'elenco dettagliato e preciso riguardava, in particolare, alcuni capi. Le novità maggiori erano per la giubba a due petti dell'uniforme ordinaria e precisava: "Il dietro dell'imbusto deve giungere a 2 cm sotto la cintola, dal punto ove posteriormente è segnata all'estremità inferiore. La giubba deve avere una lunghezza media di 21 cm con una tolleranza massima di 2 cm in più o in meno secondo la statura dell'ufficiale.
Le mostre, sulle cuciture delle finte tasche posteriori, sono portate da 15 cm a 20 cm con
l'estremità inferiore a 2 cm dal lembo della giubba”. Sul tema della mantellina impermeabile incide la novità della introduzione dell'uso della bicicletta: "...il nuovo mezzo di locomozione permesso, da ora, anche agli ufficiali, richiede una mantellina più corta, pertanto,deve essere scorciata di 4 cm".
Le modifiche allo spencer facoltativo riguardano le orlature di pelliccia: "...quella posteriore passa da 4 a 5 cm e nei paramani aumenta da 8 a 12 mentre alle tasche è portata da 2 a 5. I pantaloni diventano di due tipi, corti e lunghi e lo sperone detto "alla scudiera" si può usare esclusivamente con le calzature che si portano sopra i pantaloni. Le stellette, prima fissate sul colletto nel vuoto
dell'alamaro, da ora saranno in metallo argentato con piccolo orlo nero all'intorno.
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Il maresciallo Esposito aiuta i bambini
Spigolando nel Sito www.carabinieri.it
vi si trovano delle iniziative veramente insospettabili a favore della popolazione di ogni fascia di età. Ad esempio, per interessare la
curiosità infantile vi sono link di fiabe, racconti a soggetto educativo e formativo. Lo scopo è quello di potergli parlare in modo corretto sui molti pericoli che debbono conoscere per potersene salvaguardare: la violenza, lo sfruttamento, la pedofilia, la droga, l'egoismo e i disturbi alimentari.
Questi ultimi, subdolamente, sono quelli che dando inizio a un circolo vizioso conducono all'anoressia o alla bulimia perciò ne vanno spiegati i primi sintomi, magari con dei fumetti. Per i ragazzi c'è la pagina de: Il Maresciallo Esposito che racconta favole per ragazzi dai 7 agli 11 anni, invece per i più piccoli s'intitola: Navighiamo con i Carabinieri Fidelio e Fidelia, che raccontano fiabe.
Si richiede ai piccoli lettori, dopo averne presa visione, di raccontare le loro impressioni, magari coi genitori o con gl'insegnanti così da poter instaurare una sorta di dialogo per dare risposte adatte ai loro numerosi perché e sciogliere altrettanti dubbi.
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CARABINIERI
di Lea Mina Ralli |
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C'è L'Ordine che domina
Ogni altro ideale
Negli uomini che abbracciano
Un'Arma assai speciale.
La Fede più incrollabile
Li guida in ogni azione
Sapendo valutare
Ciò che mente propone.
Prodigano forze indomite
In ogni situazione
Che richieda coraggio
Ed organizzazione
Il valorosoVessillo
Sempre più alto tiene
E di ogni cittadino
La fiducia detiene.
Tutelan fermamente
Diritti e doveri
Di tanta gente inerme
Dinanzi agli sparvieri
Che voglion dominare
Col sopruso e il terrore
In questo nostro tempo
Pieno di malumore.
E il plauso ed il riscontro
All'Arma benemerita
Vien dato con orgoglio
Perché tanto essa merita
In questi tempi instabili
E di crudeltà forieri
Quelli che sempre si espongono
Son proprio i Carabinieri.
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LE RACCOMANDAZIONI...
NON FINISCONO MAI
di Lea Mina Ralli
L'antropologa americana Dorothy Louise Zinn, ha presentato il suo libro :
"La Raccomandazione" a RAI TRE, nell'ambito del Programma : "Cominciamo bene" spiegando che si tratta di una ricerca da lei fatta in Italia.
L'Autrice di origine americana, abitando da quattro anni a Bertalda, piccolo centro della Basilicata ha constatato che si usano le raccomandazioni persino per gli acquisti usuali giornalieri perché tutti mostrano di avere "un occhio di riguardo" per il cliente "raccomandato" anche se si tratta di comperare del prosciutto o dell'abbigliamento.
Nel suo libro spiega quanto nell'Italia del sud sia diffusa questa usanza e spiega le ragioni per cui si è radicata fino ad innescare in molti casi, una serie di ricatti e tangenti che durano nel tempo.
E' l'eredità di un passato di povertà e d'ignoranza e le motivazioni sono molte e svariate dovute principalmente alla difficoltà di trovare lavoro senza una presentazione adeguata richiesta a qualche potente. Potenza relativa però, attribuita a qualcuno che occupa un posto sicuro o di privilegio, tantopiù se parente o amico che si trova nella impossibilità di sottrarsi a richieste del genere sia per ricambiare un favore avuto o per qualsiasi altra opportunità e che, spesso, non conosce neppure chi dovrà raccomandare. Ciò spiega anche l'incapacità di coloro che troviamo in uffici pubblici o altrove, raccomandati da chissà chi; d'altra parte, pure chi ha le carte in regola, si sentirà più sicuro se una persona influente o di prestigio garantirà per lui.
Vi sono, persino, quelli che sono pronti a raccomandare, in vista di un favore da richiedere in futuro. A questo punto viene da chiedersi: e se qualcuno, ricevendo un raccomandato, è portato a guardarlo con occhio malevolo pensando che se ha bisogno di tale appoggio potrebbe non possedere le qualità sottintese da chi lo presenta? In questi casi l'esito potrebbe essere infausto e del tutto negativo. Infine bisogna considerare che quando si ha veramente fiducia in sé stessi si rifugge dalle raccomandazioni e con orgoglio ci si mette alla prova sperando di farcela con le proprie forze.
Infiniti esempi positivi stanno a dimostrare l'intima soddisfazione di aver raggiunte le proprie mete, magari impiegandoci un tempo maggiore, ma senza nessun viatico, perché chi vale, saprà emergere comunque.
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Anche un concorso di bellezza può finire in guerra |
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REGINETTE IN FUGA
Gl'integralisti islamici hanno messo a ferro e
fuoco Kaduna, nel nord della Nigeria, causando 105 morti e oltre 500 feriti scatenati dalla notizia che la finale del Concorso "Miss Mondo" si sarebbe dovuta svolgere il 7 dicembre nella loro capitale Abuja.
Le manifestazioni d'insofferenza contro questo Concorso di bellezza hanno avuto inizio dopo che un giornalista aveva dichiarato che pure Maometto avrebbe accettato di sposare una delle belle concorrenti. Gl'islamici non hanno gradito l'articolo e la loro furia si è scatenata e oltre, la sede del quotidiano che ha pubblicato l'articolo blasfemo, hanno dato fuoco anche a chiese cristiane, negozi e automobili...
Per i maomettani l'esibizione del corpo femminile in pubblico e il riferimento al loro Profeta è inaccettabile e quindi scandaloso, maldisposti inoltre perché alcune delle "reginette" avevano protestato contro la condanna di lapidazione, inflitta alla nigeriana Amina Lawal accusata di adulterio, avallando la sottoscrizione su Internet per la revisione della sentenza di Amnesty International. Intanto le belle Miss, causa di tanta avversione, sono state prima tenute, sotto scorta, in un lussuoso albergo di Abuja e poi riaccompagnate a Londra, dove avrà luogo la finale del Concorso.
Ma l'allontanamento delle ragazze non è bastato a far cessare la sanguinosa rivolta degli integralisti
inferociti che hanno continuato per quattro giorni a devastare la città di Kaduna e a seminare morti e gli aggiornamenti della Croce Rossa informano essere arrivate a 215 le vittime accertate mentre il Presidente dell'organizzazione, Emmanuel Ijwere, ha detto che è impossibile quantificarle
perchè molte sono state arse vive negl'incendi delle loro case.
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I N T E R N E
T
Alla conquista del mondo
di Lea Mina Ralli
Ebbene questa è la realtà Internet sta conquistando anche le persone pià scettiche e contrarie alle novità e vediamo che, se non altro per curiosità, sono proprio le persone più in là con gli anni che vi trovano un nuovo spunto di vita.
I corsi d'Informatica rigurgitano di allievi di ogni età e condizione tanto volenterosi e smaniosi d'imparare i segreti più nascosdti dei PC. Specialmente gli anzianu, ad ogni vittoria sulla tastiera., , esultano e non si sentomo più così lontani dai loro più giovani nipoti.
Molte campagne negative sono state fatte contro Internet a causa di alcune notizie di cronaca che dando per certa una sorta di prevaricazione sui "navigatori", avevano gettato allarmi, causando timori e panico fra chi non aveva mai visto come si usa un computer. Certamente è bene far sapere che bisogna farne un uso accorto e non digitare iindirizzi a caso per non capitare in posti indesiderati e, prima di tutto, evitare di esporsi mai troppo. Siccome l'utilità di questo nuovo mezzo è oramai incontrastata, si è capito che solo la massiccia divulgazione avrebbe potuto renderlo "amico" a chi neppure voleva accostarvisi. La riforma scolastica che ha immesso lo studio dell'Informatica nelle classi elementari, è un'ottima cosa perché è la strada giusta per preparare le nuove generazioni al futuro che sarà tutto elettronico.
Già sono funzionanti da tempo Enti statali, Anagrafe e Uffici pubblici coi quali il cittadino può comunicare a mezzo posta elettronica.
Bisogna riconoscere però che le innovazioni hanno un costo e a limitare questo, dovranno pensare le Società telefoniche che, per la verità, stanno facendo a gara per offrire prestazioni a minor costo.
Sta agli utenti sapersi organizzare per l'uso che ne dovranno fare, calcolando anche il vantaggio di sentirsi in un attimo presenti in qualsiasi posto della terra.
Quindi è senz'altro esatto dire che Internet è ormai lanciato alla conquista del mondo.
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Non è detto poi
che che sia necessario essere o diventare sedentari, facendosi irretire completamente dalla navigazione Internet poiché basterà collegarsi con le
innumerevoli proposte di viaggi per farsi contagiare dal desiderio di spazio.
I siti che espongono immagini, orari e tariffe offrono per visitare la nostra bella penisola o luoghi lontani, sono anche in grado di prenotare a distanza che anche le persone più pigre, possono agevolmente informarsi. Per concludere, abbiamo scelto una serie di indirizzi che possono facilitare il desiderio di viaggiare non più virtualmente bensì sia a breve o lunga distanza.
Viaggi in borsa
www.vib.it |
Compagnia dei camminatori
www.viaggiatori.com |
Bioviaggiare
http://padova.phenix.itbioguida |
Last Minute
www.fly.it |
Ferrovie dello Stato
www.fs-on-line.com |
Vacanze nel mondo
www.vnm.it |
Festival Crociere
Marketing.info@medov.it |
Tris Traghetti Isole Sarde
info@tris.it |
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Incontriamoci in...
Cucina
Caviale di melanzane
Ingredienti: 600 gr melanzane, 1 spicchio di aglio, 1 limone, 4 cucchiai di olio extravergine, 1 ciuffetto di prezzemolo, sale, pepe.
Descrizione: Eliminare il gambo verde delle melanzane, lavarle e cuocerle per cca 45' nel forno caldo a 200°.
Lasciarle intiepidire un poco, sbucciarle e frullare la polpa con l'aglio, il succo di limone, l'olio, il prezzemolo, sale e pepe.
Si può servire con dei crostini oppure spalmato direttamente sulle tartine ma può servire bene come contorno alla carne.
mfr
La ricetta di Nonna Lea
Luccio in salsa di fragole
Ingredienti per 6 persone:
1 luccio da 1 chilo circa, 1 carota,
2 cipolle, aceto 4 bicchieri, capperi 100 g, peperoni 100 g, olio 5 g,
aglio 1 spicchio, sedano 1gambo,
prezzemolo un ciuffo, sale q.b.
Descrizione: dopo aver pulito il luccio, sfilettarlo e cuocerlo in abbondante acqua salata insieme al sedano la carota e una cipolla. Con l'altra cipolla fare un trito insieme all'aglio e ai capperi; rosolare questo trito per pochi minuti, in un tegamino ben caldo; dieci minuti prima di spegnere il fuoco aggiungervi l'aceto e farlo amalgamare. Appena il luccio sarà cotto (si vedrà dal bianco dell'occhio e dalla polpa tenera) si toglierà dall'acqua e si disporrà nel piatto da portata con sopra il trito.
Lasciarlo in infusione per dodici ore e poi si può presentare il luccio in tavola, adagiato in una salsa di fragole ottenuta frullando le fragole conn un pò di ottimo aceto.
Vino consigliato:
Riesling Oltrepò Pavese.
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