I Tiranni - le Vittime - i Ribelli

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ROMANZO    STORICO
in   tre   parti

LUOGHI DELLE AZIONI :       Farfa Sabina   -  Roma -   Parigi
Personaggi:    

Epoca

Capostipiti Massimo Sarducci Irene Sottini 1886 circa
Prima generazione: Andrea - Aurora - Alfio 1900
Seconda generazione: Beatrice o Bice - Bruno - Bertilla - Bianca - Baldo 1920
Terza generazione Curzio - Caterina o Cate -  1940 
  Charles - Corinne - Corrado
Cinzia - Cesare
1950
Quarta gnerazione Dianora - Doralilia 1975
  David 1980
  Denise 1985
Altri personaggi:  

GUGLIELMO – RENATA  genitori di Irene

 

CONTESSA VITTORIA -  AVVOCATO  suo marito

 

PLACIDO  marito Aurora  MARIA  sua madre

 

ROSA  moglie ALFIO

 

LILIA   moglie Andrea

 

ELVIRA  madre Lilia

 

EVELINA o Evi  amante Andrea

 

GIOVANNI marito di Bianca

 

PAULETTE  moglie Bruno

 

RENE’  padre Paulette

 

ENRICO  marito  Beatrice

 

NENA   domestica

 

SERGE  e  NICOLE  amici

 

ROMEO  

 

LIDIA  moglie  Curzio

 

STELVIO  marito di Caterina

 

MICHEL  marito  Corinne

 

SIMONA  moglie  Corrado

 

MARGARET  fidanzata  Cesare

 

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P R E F A Z I O N E

Il clima di tutta un'epoca viene sempre reso alla perfezione dalla rievocazione dei fatti più salienti che l'hanno caratterizzata, sviscerando altresì, gli avvenimenti più clamorosi che nel momento dell'accadimento appaiono enigmatici.
E' poi scontato che saranno le testimonianze popolari e scritte, che daranno verità alla Storia. 
Questo ultimo secolo, in particolare ha radicalmente sconvolti usi e costumi di tutti i popoli della terra, la cui evoluzione è da attribuirsi principalmente ai mass-media che istantaneamente sanno diffondere e propagare le novità in ogni campo, infiltrando nei probabili fruitori sensi di emulazione e di possesso. 
Diviene così impossibile sottrarsi a tali sollecitazioni, facendo sottacere abitudini inveterate e registrando notevoli attrazioni per nuove teorie e impensati modi di vivere.
Sia negativamente o positivamente si tende a sperimentare tutto quello che nuove tecniche ci mostrano, rincorrendo modelli consumistici che possono apparire liberatori di ataviche schiavitù di numerosissimi vecchi pregiudizi.
Ciò non accade sicuramente per alcune mentalità ristrette che, pur di non modificare i loro concetti e sistemi non accettano intrusioni nei loro menages ove si conducono esistenze soffocanti e si è costretti a reprimere slanci, ambizioni ed energie, suscitando ribellioni, oppure, ripudio della vita.
Anche se l'aspirazione di addivenire alla condizione di parità fra individui avanza con lentezza, pure è sempre questa la spinta che muove vari movimenti.
Strade diverse e richieste, spesso assurde, animano i gruppi più disparati ed alcuni di questi vorrebbero in un solo colpo spazzar via le asperità e le incongruenze di epoche trascorse che hanno corroso i rapporti di intere società.
A monte di questi comportamenti esacerbati o rabbiosi o isterici, forse ci sono state costrizioni ed inibizioni subiti o constatate che hanno portato le vittime ad impotenza e rassegnazione.
Se poi i Tiranni, tirando troppo la corda del loro potere, hanno invogliato alla ribellione, questa non ha portato i benefici desiderati.
Presa però coscienza che gli esseri umani, hanno "tutti" stessi diritti e uguali doveri, le condizioni inumane e servili non sono più accettabili; s'instaura allora la sistematica lotta alla sopraffazione, ma tutto va fatto con metodo e su leggi precise.
Poichè se la corsa al progresso e all'eguaglianza diviene sfrenata e fanatica, conduce ad un vivere caotico e stressante per la continua lotta che finisce per distruggere anzichè creare.
In questi casi prevarrà soltanto l'egoismo del singolo per la scalata sociale ove, le strutture fondamentali, valori morali e affetti, verranno sconvolti e forsanco distrutti.
Si salveranno solamente quelli che posseggono nervi saldi e principi convinti che, non aderendo impulsivamente alle numerose tentazioni effimere, sapranno percorrere la strada più sicura per la loro tranquillità.
Per la condizione femminile, il percorso sarà sempre lungo e faticoso giacchè, la donna, ancorata al lavoro casalingo, negletto e disprezzato, non troverà mai la via più facile per districarsi dai lacci che l 'avvincono.
Per quanto tempo ancora le donne dovranno sentirsi dire...QUESTO è IL TUO DOVERE!...quale magro compenso ad una vita di sacrificio e di  abnegazione....?
C'è da considerare infine che il proprio dovere si compie meglio in un atmosfera serena e gioiosa... solo in tal modo non pesa e si accetta volentieri.
Se una vita a due è intesa, dall'una o l'altra parte, come sopraffazione a danno del carattere più debole, l'unione diverrà un inferno.
E se l'essere dominante è l'uomo, come spesso avviene, costui considererà la compagna come inferiore, soggetta solo ai suoi comandi e ai suoi divieti, esercitando su di lei una prevaricazione costante che distruggerà l'amore e alimenterà la fine del rispetto, giungendo alla compagine familiare ed anche i figli ne subiranno le conseguenze.
La vita per tutti diverrà un peso perchè avara di serenità e di sorrisi.
Quante donne si sono sempre immolate per rispetto di figlia, di sposa e di madre...legate solo all'amore altruistico per la famiglia?
Amore che sa dare sempre, senza nulla chiedere. Amore che ingoia, anno dopo anno, gioventù, speranze e salute.
Oceani di lacrime solitarie placheranno parzialmente i tumulti di tante anime incupite da continui soprusi, se poi, la ribellione riuscirà a vincere le loro remore, conducendole ad una via contraria alle consuetudini imposte dal perbenismo e dall'ipocrisia, non recherà loro altro che emarginazione.
Generazioni intere si sono dissolte in situazioni scabrose che niuna legge ha mai saputo sanare completamente.
Intanto altre vittime continueranno a soccombere irrimediabilmente alla supremazia dei Tiranni, insensibili ed egoisti.
Per questi, forse ci sarà il destino di rimanere soli e, a loro volta, emarginati, ma chissà se la loro coscienza sarà capace di annoverare i difetti che li hanno fatti vivere nel dissidio, nella incomprensione e nel disamore?
Altre filosofie, certo, condurranno le nuove ere verso più umane considerazioni affinchè i rapporti divengano meno oppressivi e di più larghe vedute senza VITTIME né TIRANNI nè RIBELLI.

PRIMA PARTE

 

Prima parte
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Sec. parte
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seguito 3
seguito 4

Terza parte
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seguito 3
seguito 4